Teodoro Russo Per il nostro Lido si può fare di più Gazzettino 31-10-2025

Russo: “Per il nostro Lido si può e si deve fare di più”

Dal Gazzettino del 31 ottobre 2025 riportiamo l’articolo a firma di Lorenzo Mayer che raccoglie le impressioni di Teodoro Russo a proposito della stagione turistica.

«Un calo del 12 per cento di fatturati e presenze, rispetto a quella che era stata l’annata boom del 2024». L’imprenditore Teodoro Russo, titolare e presidente del Grande albergo Ausonia Hungaria, snocciola dati e indicazioni a conclusione della stagione turistica 2025 al Lido. Il suo è un osservatorio privilegiato, al comando dell’hotel in Gran Viale cinque stelle lusso, uno dei due cinque stelle lusso del Lido, oltre all’hotel Excelsior in lungomare Marconi.

Si può dunque tracciare un quadro su come sia andata la stagione per il turismo alto spendente in laguna. Domenica l’Hungaria chiude i battenti, per la consueta pausa invernale con lavori di manutenzione, con nel mirino la nuova apertura primaverile, fine marzo 2026.

«C’è stato un calo strutturale, comunque contenuto, sia dei fatturati che delle presenze. Però va anche detto che ad oggi, quelle che sono le previsioni per il periodo di marzo, aprile e maggio 2026, sono assai positive. E cioè le prenotazioni alberghiere delle camere che abbiamo già ricevuto sono superiori a quelle registrate nello stesso periodo di quest’anno. Questo è un segnale incoraggiante perché significa che chi, anche in un momento di calo, ha seminato e lavorato bene, viene riconosciuto e premiato.»

Le previsioni

Un calo che, però, smentisce le previsioni a livello nazionale che accreditavano un 2025 di crescita. «La nostra ministra del Turismo aveva ipotizzato una crescita del turismo addirittura del 25 per cento — prosegue l’imprenditore — invece al Lido chiudiamo, per noi, non solo senza alcun incremento, ma con il 12 per cento in meno. Questo ci dice quanto inattendibili, e fuori luogo, possano essere le previsioni di certi nostri rappresentanti. Inutile spararle grosse. Comunque va accettato questo dato con l’impegno a migliorarsi e a fare di più per il futuro.»

Al Lido si sanno anche le ragioni di questa contrazione rispetto a un anno boom, il 2024, che in tanti speravano di poter ripetere. «Non si può sempre crescere — continua Russo — il calo è dipeso da diversi fattori. Per un 4-5 per cento l’instabilità e il meteo poco favorevole, che ha un suo peso per una località balneare di villeggiatura, e poi, ovviamente, anche la situazione internazionale: la crisi e la guerra giocano comunque un ruolo per l’arrivo degli ospiti stranieri.»

Il bilancio è in tinte chiare e scure al tempo stesso. «Personalmente non sono soddisfatto — aggiunge Russo — perché credo che il Lido possa e debba fare di più. Sia noi operatori turistici abbiamo il compito e il dovere di fare di più, sia anche per il livello, con tutto il rispetto, della qualità degli ospiti che arrivano qui. Il Lido ha tutte le carte in regola e le peculiarità per ospitare un turismo di più alto tenore. Le strutture ricettive che hanno lamentato un calo di fatturato superiore a quello delle presenze dovrebbero fare un ragionamento e capire dove si è sbagliato qualcosa. Questi due indicatori dovrebbero essere identici.»

La Mostra del Cinema periodo d’oro

«Abbiamo avuto un’ottima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, non solo per la qualità dei film e delle celebrity. Abbiamo riscontrato quest’anno anche un grande livello per il pubblico e gli addetti ai lavori che hanno frequentato il festival. Ma, come abbiamo detto più volte, non possono bastare due settimane per salvare una stagione. Si deve lavorare, ancora con maggiore impegno, per allungare la stagione.»

Lorenzo Mayer

Articolo da Il Gazzettino di Venezia del 31 ottobre 2025